
Dal 10 giugno scorso il Ministero dei Trasporti vieta la circolazione dei carrelli elevatori su strade pubbliche o aperte al pubblico, rendendo inapplicabile l’autorizzazione annuale concessa alle aziende grazie al decreto del 1989, i cosiddetti “brevi e saltuari attraversamenti” (D.M. 28/12/1989).
Il divieto di “brevi e saltuari attraversamenti” sta creando molti disagi alle aziende che si servono dei carrelli per le operazioni di carico e scarico su strada (movimentazione da sempre permessa e spesso necessaria in considerazione delle caratteristiche del territorio italiano) e per collegare tra loro sedi aziendali separate da brevi tratti di strade pubbliche.
In questo contesto, è bene tenere presente che la pratica di “omologazione del carrello per l’attraversamento in strada” (che può essere sicuramente una risposta all’esigenza di collegamento di due sedi) non risolve totalmente il problema perché la targatura consente l’attraversamento del carrello senza alcun carico sulle forche.
A tutto ciò si aggiunge il timore per i rischi che possono derivare dalla conseguente liberalizzazione della circolazione omologata dei mezzi a tutte le strade pubbliche, dato che le autorità locali vengono di fatto svincolate dal controllo e autorizzazione alla circolazione saltuaria su un determinato tratto di strada previsto in precedenza.
Le 4 aziende promotrici della campagna SicuraMente, Jungheinrich, Linde, OM STILL e Toyota stanno avviando, per parte loro, delle azioni per sensibilizzare gli organi competenti per il ripristino del decreto dichiarato non più applicabile.
Per amplificare l’azione, invitiamo tutte le aziende che subiscono questo disagio a segnalare il loro caso alle proprie associazioni di categoria.